Diario (le stesure originali) by Anne Frank

Diario (le stesure originali) by Anne Frank

autore:Anne Frank [Frank, Anne]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852092350
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Versione B

20.6.42

Per una come me, tenere un diario è un’esperienza particolare. Non solo non ne ho mai avuto uno prima, ma mi sembra che alla fine né io né nessun altro darà valore agli sfoghi di una scolaretta di tredici anni.

Ma lasciamo perdere, non è questo il punto, io ho voglia di scrivere e ancor di più di aprire finalmente il mio cuore, dirò tutto e fino in fondo. “La carta è più paziente degli uomini”, questo proverbio mi è tornato in mente quando, in una delle mie giornate di lieve malinconia, me ne stavo annoiata con la testa fra le mani e per pigrizia non sapevo se uscire o invece rimanere a casa, e alla fine senza muovermi di lì sono rimasta a casa a lambiccarmi il cervello. Sì, certo, la carta è più paziente, e visto che io non ho intenzione di far mai leggere a nessuno questo quaderno cartonato che porta il gran nome di “diario”, a meno che un giorno io non trovi un amico o un’amica che sia quell’amico o amica, probabilmente non se lo filerà nessuno.

Ed eccomi arrivata al punto da cui è nata tutta l’idea del diario; non ho nemmeno un’amica.

Per essere ancora più chiara, occorre una spiegazione, perché nessuno può credere che una ragazzina di 13 anni è sola al mondo e infatti non è vero: ho dei genitori tanto cari e una sorella di 16 anni, in totale avrò almeno 30 conoscenti e qualche cosiddetta amica, ho uno stuolo di pretendenti che mi tengono gli occhi addosso e quando in classe non si può fare altrimenti, provano a lanciare un’occhiata fugace con uno specchietto rotto, ho famiglia, delle care zie e una bella casa. No, così sembra non mi manchi nulla, tranne quell’ amica. Con i miei conoscenti non faccio che giocare, non c’è una volta che io possa parlare di altro se non delle cose di tutti i giorni, o entrare in intimità,

è questo il punto. Forse questa mancanza di confidenza dipende solo da me, il fatto in ogni caso sussiste, ed è triste dirlo, ma non ha soluzione. Ecco il motivo di questo diario. Perché l’idea dell’amica agognata trovi più spazio nella mia fantasia, non voglio soltanto inserire i fatti in questo diario come farebbe chiunque, ma voglio che questo diario diventi l’amica stessa e quest’amica si chiama Kitty.

Visto che da un inizio del genere, senza mezzi termini, nessuno capirebbe nulla dei miei racconti a Kitty, mi tocca riportare in breve la storia della mia vita, lo faccio anche se non mi va. Mio padre, il padre più amorevole che abbia mai visto, si sposò a 36 anni con mia madre che all’epoca ne aveva 25. Mia sorella Margot nacque nel 1926, a Francoforte sul Meno in Germania. Il 12 Giugno 1929 arrivai io, e dato che siamo ebrei puri nel 1933 emigrammo in Olanda, dove mio padre venne assunto come direttore della Opekta olandese, soc. di produzione di marmellata. La nostra vita proseguì con tutte le agitazioni del caso, dato che in Germania il resto della famiglia non scampò alle leggi antiebraiche di Hitler.



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